Nuovo disco per Prince, ma non è autorizzato dagli eredi
Esce "Deliverance", realizzato dal suo ex ingegnere del suono
Non c'è pace per il fantasma di Prince. A un anno di distanza dalla sua improvvisa scomparsa si scatena una battaglia legale attorno alla pubblicazione di un nuovo album, "Deliverance", che vedrà la luce dopodomani. Il disco è stato realizzato da Ian Boxill, ex ingegnere del suono del folletto di Minneapolis: i due avevano lavorato insieme a una serie di brani inediti, tra il 2006 e il 2008. Dopo la morte dell'artista, avvenuta il 21 aprile 2016, Boxill ha completato la produzione dei sei pezzi che saranno contenuti nell'EP della RMA Records. E qui sta il punto, perché gli eredi dell'artista contestano al suo ex collaboratore la mancata restituzione e l'indebita appropriazione di quei master. Tra l'altro, il marchio di Prince è ancora legato alla multinazionale Warner, che ha annunciato l'uscita di ben cinque prodotti per il 9 giugno, giorno in cui l'artista avrebbe compiuto 59 anni: si tratta della ristampa deluxe di "Purple Rain", di due album ufficiali di inediti e di due film-concerto.
Intanto sono emerse nuove indicazioni sulle cause della morte di Prince: la divulgazione dei mandati di perquisizione degli investigatori di Minneapolis ha messo in luce che la sua casa di Paisley Park era piena di oppiacei in grado di provocare una dipendenza decine di volte più forte di quella di eroina e cocaina. Nell'abitazione sono sette rinvenute cento pillole contenenti fentanyl, l'antidolorifico letale - a quelle dosi così massicce - che era stato prescritto a Prince da un medico e acquistato a nome della sua guardia del corpo.